Di Daniele Trabucco (*) Belluno, 30 maggio 2021 - La gestione dell'emergenza sanitaria in capo al Governo della Repubblica con conseguente marginalizzazione del Parlamento, intervenuto per la conversione in legge formale dei vari decreti-legge e per autorizzare gli scostamenti di bilancio, ossia nuovo debito pubblico oramai arrivato al 159,8% rispetto al PIL, ha certificato la fragilità e l'inadeguatezza della democrazia rappresentativa.
Questa, risentendo degli "svuotamenti di sovranità" sia a favore dell'ordinamento dell'Unione Europea, sia a favore di Regioni ed Autorità amministrative indipendenti, vede sottrarsi spazi sempre maggiori. Al decisore politico, dunque, non resta che ratificare decisioni già assunte in altri sedi poste al di fuori del circuito democratico.
É la transizione verso la panarchia, cioè un mondo senza Stati, né confini, in cui ognuno è libero di autodeterminarsi su base volontaristica.
Le ripercussioni di questo modello sul piano antropologico sono evidenti: l'affermazione assoluta dell'uomo monadico, atomizzato, "immunizzato" e con bisogni e appetiti da soddisfare.
Ovvero le soglie dell'inferno...
(Prof. Daniele Trabucco)
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(*) prof. Daniele Trabucco. Costituzionalista presso la Libera Accademia degli Studi di Bellinzona/INDEF.
Associato di Diritto Costituzionale italiano e comparato presso la Libera Accademia degli Studi di Bellinzona (Svizzera)/UNIB – Centro Studi Superiore INDEF (Istituto di Neuroscienze Dinamiche «Erich Fromm»). Dottore di Ricerca in Istituzioni di Diritto Pubblico. Professore a contratto in Diritto Internazionale presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici/Istituto ad Ordinamento universitario «Prospero Moisè Loria» di Milano.